29 dicembre 2006

L'uomo a più identità



"L'obiettivo nobile ed elevato di perseguire l'amicizia tra le persone, nel momento in cui viene visto in un'ottica di amicizia tra civiltà, riduce repentinamente le molte sfacettature degli esseri umani a una dimensione soltanto, mettendo la museruola a quella varietà di legami che, per molti secoli, hanno favorito interazioni transnazionali, in campi come le arti, la letteratura, la scienza, la matematica, i giochi, la politica e altre sfere di comune interesse per gli esseri umani."

"Affidarsi sempre di più a una classificazione degli abitanti del pianeta basata sulla religione, tende a rendere la risposta dell'Occidente al terrorismo e al conflitto globale particolarmente inefficace. Il rispetto per gli "altri" viene mostrato elogiando i loro libri religiosi, invece che tenendo in considerazione i tanti coinvolgimenti e i tanti successi, sia in campo religioso che in altri campi, nati dall'interazione di persone diverse, in un mondo che agisce e si influenza reciprocamente. Concentrarsi soltanto sulla classificazione religiosa, peraltro, oltre a trascurare altre importanti idee e interessi che sono all'origine delle azioni delle persone, ha anche l'effetto di amplificare, in generale, la voce dell'autorità religiosa. Con buona pace delle nostre diversità, il mondo all'improvviso viene visto non come un insieme di persone, ma come una federazione di religioni e civiltà. In Gran Bretagna, una visione confusa di quella che dovrebbe essere una società multietnica, ha portato a incoraggiare lo sviluppo di scuole islamiche, scuole induiste, scuole sikh e così via, finanziate dallo Stato, in aggiunta alle preesistenti scuole cristiane anch'esse finanziate con fondi statali, collocando i bambini nell'ambito di affiliazioni uniche, ben prima che arrivino ad avere la capacità di operare scelte razionali riguardo ai diversi sistemi di identificazione, in gara per ottenere la loro attenzione."

Amartya Sen