29 dicembre 2006

Diavoli stranieri sulla via della seta



Peter Hopkirk
Diavoli stranieri sulla Via della Seta
Adelphi
pagg, 320, euro 23,00

L'ultimo libro di Peter Hopkirk racconta le gesta degi uomini che sfidarono le insidie del Turkestan cinese e i suoi demoni protettori per portare alla luce i tesori di lontane civiltà.

Poche altre denominazioni sono capaci di suscitare ancora, come fa la "Via della seta", una serie di emozioni quali l'avventura, il fascino di terre incognite e misteriose, i selvaggi e terribili scenari naturali, i destini di civiltà antiche e moderne, alcune perdute per sempre, altre ancora in vita. "Via della seta" designa quell'insieme di rotte carovaniere e di piste commerciali che partivano dall'estrema Asia Orientale (nelle città che oggi Xian) e, dopo aver attraversato le pianure, le steppe, i bassopiani, i deserti, le alture dell'Asia Centrale si ricongiungevano in alcuni centri di smercio che avrebbero portato viaggiatori e manufatti al bacino del Mediterraneo. Oltre ottomila chilometri sui quali ha viaggiato qualcosa di ben più importante della merce: a partire dal I secolo prima di cristo, sulla Via della seta ha, infatti, viaggiato la storia. E, insieme ad essa, un modello di convivenza ma anche di conflitto: mettendo in contatto popoli, imperi, religioni e tradizioni diverse, carovane di cammelli, commercianti e produttori, soldati e ambasciatori, esploratori e contadini d'oriente e d'occidente, hanno prodotto un irripetibile miscuglio che ha dato frutti sorprendenti e duraturi, ancora ben visibili in una qualsiasi domenica di mercato a Samarcanda (adesso in territorio uzbeko) o a Kashgar (in quella che attualmente è la provincia autonoma cinese dell Xingjian). Un grandioso melting-pot ante-litteram e su vasta scala. Fu seguendo le piste commerciali che il Buddhismo dall'India si diffuse in Cina (lasciando testimonianze artistiche grandiose) e fu lungo la rotta che trovarono ospitalità comunità di cristiani nestoriani, di manichei, di zoroastriani. Fu in quest'area, infine, che l'Islam, quando ottenne il dominio su vaste zone, impose i propri modi, cancellando le tracce delle religioni precedenti.